Bilancio del ritorno a casa dopo due settimane di vacanze:
1) lavastoviglie rotta (non scarica più l’acqua);
2) rubinetto della lavatrice (quello che si gira due volte all’anno, una per chiuderlo quando vai in ferie e una per riaprirlo quando torni dalle ferie) spanato e, di conseguenza, lavatrice inservibile;
3) cassetta-sciacquone di uno dei due cessi di casa che non ne vuole più sapere di interrompere il carico dell’acqua;
4) perdita nella tubazione generale dell’acqua potabile, naturalmente appena a valle del contatore;
5) microcolonia di formiche che si rifornisce di vettovaglie sul piano della cucina, essendosi aperta una strada attraverso la muratura.
Ora, tutto ha avuto rimedio nel giro di un paio di giorni: l’idraulico è venuto, ha fatto tutto e persino più del richiesto (la perdita generale, per dire, l’ha trovata lui) e, siccome aveva fretta di tornare a casa, non ha voluto farsi pagare dicendo che faremo la prossima volta (questa è incredibile, lo so, e va annoverata dritta dritta sotto la categoria “vantaggi di vivere a Pianello Val Tidone”); il tecnico dell’assistenza Rex è venuto e ha diagnosticato la rottura della pompa, sostituita in cinque minuti cinque al modico costo di 200 € (e infatti, è uno di fuori); io stesso ho stuccato e siliconato ogni possibile pertugio di passaggio delle formiche, e ho smontato lo zoccolino di legno della cucina per passare alla fase di sterminio tramite Baygon.
Orbene, è in quest’ultima operazione che mi si è palesato il ritorno di cose perdute: sotto la cucina, laddove mai e poi mai verrebbe in mente di cercarli e dove mai e poi mai li avremmo ritrovati senza il contributo involontario delle formiche, sono riapparsi e tornati nelle nostre mani una serie di strumenti di lavoro che credevamo scomparsi per sempre, e misteriosamente, dalle nostre vite: una frusta da cucina, un forchettone per la griglia, una piastra per affettare, una confezione di sacchetti per l’immondizia.
Per un istante, m’è passato per la testa il pensiero di risparmiare le formiche per il servizio resoci.
Poi la crudeltà ha prevalso.
La lüserta equilibrista 